Come pubblicare inserzioni su temi sociali (su Facebook e Instagram)

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Ultimo aggiornamento: gennaio 2022

La novità di Facebook: inserzioni su temi sociali e politici

Facebook, o meglio Meta, ha definitivamente introdotto anche in Italia le misure di restrizione e trasparenza per diffondere post sponsorizzati che parlano di temi sociali e politica. Queste misure sono chiaramente pensate e messe in atto per offrire maggiore trasparenza su temi politici (in particolare in periodo di elezioni ma non solo) ma si riflettono immediatamente anche su chi si occupa di temi sociali.

Per i paesi dell’Unione Europea i temi interessati sono:

✓ Immigrazione
✓ Valori politici
✓ Diritti civili e sociali
✓ Sicurezza e politica estera
✓ Economia
✓ Politiche ambientali

Quindi anche diritti delle donne, delle persone Lgbt+ e ambientalismo sono inclusi.

Lavoro con diverse associazioni e organizzazioni che si occupano di temi sociali e questa novità sta diventando un problema, soprattutto per chi non fa propaganda politica e utilizza invece le inserzioni per raccogliere dati importanti o per diffondere una campagna sociale.

Se ti è capitato di trovarti un’inserzione non approvata perché non sei autorizzato-a a fare inserzioni su temi sociali, elezioni o politica, questo articolo ti guiderà per ottenere l’approvazione e continuare a fare campagne pubblicitarie con la tua pagina.

Non tutte le pagine interessate sono già state identificate come necessarie dell’autorizzazione. Per sapere se la vostra lo è, andate nelle Impostazioni è verificate se è presente la scheda “Autorizzazioni”, dovrebbe stare tra “Pubblico preferito” e “Contenuti brandizzati”.

Cosa prevede la nuova normativa?

Le inserzioni relative a temi sociali, elezioni o politica che vengono visualizzate su Facebook o Instagram devono includere un disclaimer fornito dagli inserzionisti che mostra il nome della persona o dell’ente che ha finanziato l’inserzione.

Per attivare questo disclaimer è necessario verificare l’identità di almeno una persona che amministra la pagina dalla quale viene diffusa l’inserzione.
Inoltre, quella stessa persona deve avere attivato l’autenticazione a due fattori (https://www.facebook.com/help/148233965247823?helpref=faq_content#)

Se non l’hai ancora fatto o non sai cosa sia, segui la mia guida per abilitarlo in pochi minuti.

Ecco come si presenta un’inserzione con disclaimer “Finanziato da”:

Secondo Meta solamente alcuni testi richiederanno il disclaimer e sarà quindi necessario adottare un linguaggio opportuno che rispetti le regole imposte da questo social network. Queste “regole” sono cambiate nel corso del tempo e, per mia esperienza, non sono tuttora completamente valide.

Esempi

Vediamo qualche esempio che forniva Facebook fino a tre anni fa:

✅ “Contatta i nostri avvocati specializzati in immigrazione. Possiamo aiutarti nelle cause difficili. Chiamaci per una consulenza.”
❌ “Dobbiamo restare uniti e sostenere i rifugiati.”

✅ “La mostra sui diritti civili verrà inaugurata lunedì”.
❌”Combattere per i diritti LGBT è uno dei nostri doveri più importanti.”

✅ “I nuovi pannelli solari intelligenti possono ridurre il costo delle bollette per l’energia elettrica.”
❌”Andare in spiaggia era divertente. Oggi si vedono solo rifiuti in plastica. Abbiamo bisogno di un cambiamento della politica ambientale adesso!”

Gli esempi con la croce richiedono il disclaimer. È evidente come qualsiasi tono esortativo e dichiarativo cada nella restrizione, mentre testi generici senza parole forti come “cambiamento”, “sostenere” e “combattere” siano ritenuti non influenzanti e quindi dovrebbero passare lisci.
Questo, almeno, in teoria. Nella pratica ho sperimentato, in questi anni, come il controllo sia molto più restrittivo di quanto annunciato. Per questo credo sia meglio farsi autorizzare quanto prima, piuttosto che spremere le meningi per costruire testi che rispettino queste regole.

Oggi queste regole sono state affinate. A questo link trovate diversi esempi, dei quali ve ne riporto un paio qui con la spiegazione ufficiale.

✅ Le nostre scarpe sono realizzate in parte con la plastica recuperata negli oceani. Acquista da noi e metti fine ai rifiuti di plastica!”
L’inserzione contiene una call to action per l’acquisto di un prodotto, anche se contiene un messaggio a sostegno di un tema sociale. Il prodotto in sé non include un messaggio di sostegno.

❌ “Prova gratuitamente le nostre lozioni per le mani ecosostenibili e non testate sugli animali. Combattiamo il cambiamento climatico e proteggiamo i diritti degli animali!”
L’inserzione promuove una prova gratuita e non promuove la vendita effettiva di un prodotto o servizio.

✅ “Le nostre nuove maglie ‘American Mom’ sono ora disponibili in negozio. Mostra il tuo sostegno per il secondo emendamento. Comprale prima che vadano a ruba.”
L’inserzione contiene una call to action per l’acquisto di un prodotto, anche se contiene un messaggio a sostegno di un tema sociale. Il prodotto in sé non include un messaggio di sostegno.


❌”Sono arrivate le nostre toppe di cuoio. Ogni toppa presenta il ricamo ‘Sostieni i rifugiati’. Acquista ora!”
Il prodotto in vendita include un messaggio a sostegno di un tema sociale (immigrazione) sul prodotto stesso.

È piuttosto chiaro che l’azienda di Zuckerberg vuole allontanarsi il più possibile dalla più remota accusa di favoreggiamento di temi sensibili. Pertanto, finché vendiamo prodotti va tutto bene; se invece non vendiamo nulla ma vogliamo la pace nel mondo, allora saremo schedati (si fa per dire).

Di nuovo, la mia esperienza quotidiana mi ha insegnato che con certi argomenti non c’è sotterfugio linguistico che tenga: l’inserzione verrà sempre bocciata se scrivi “violenza sulle donne”, “diritti delle lesbiche”, “cambiamento climatico”, “immigrazione” e molti altri termini.
Quindi, armati di pazienza e procedi con l’ottenimento della tua autorizzazione a pubblicare inserzioni su temi sociali.

Cosa bisogna fare?

I passaggi da fare sono diversi:

1. Verificare l’identità di una persona che amministra la pagina tramite un documento
2. Collegare l’account pubblicitario che sponsorizzerà i contenuti di questa pagina
3. Verificare un numero di telefono
4. Verificare un indirizzo email e un sito web che abbiano lo stesso dominio
5. Autorizzare l’account Instagram collegato (facoltativo).

Verificare l’identità

Per verificare la tua identità vai a questa pagina: https://www.facebook.com/id e clicca su “Procedi con la conferma dell’identità”.

Ti sarà chiesto in quale Paese intendi pubblicare le inserzioni e dovrai caricare un documento in corso di validità emesso dal Paese che hai indicato.

Naturalmente il documento di identità deve riportare il tuo nome esattamente come registrato su Facebook: se i nomi non corrispondono fai riferimento a questa pagina dell’assistenza (https://www.facebook.com/business/help/207274006754488?helpref=page_content). Se però ti sei registrato usando uno pseudonimo, pratica vietata dalle policy di Facebook, evita questo procedimento.

Qui sotto alcune indicazioni rispetto il formato del documento, che se rispettate velocizzeranno il procedimento.

Devo dire che io ho caricato la mia Carta d’Identità su uno sfondo bianco e non ho avuto problemi.

Dovrai inoltre abilitare l’autenticazione a due fattori: ti consiglio di farlo al più presto, da computer e non da cellulare, e ti consiglio di utilizzare come metodo un’app di autenticazione di terzi, per esempio Authy, se non vuoi fornire a Facebook il tuo numero di cellulare. Maggiori informazioni sull’autenticazione a due fattori le puoi trovare qui.

Trascorse circa 48 ore dall’invio del tuo documento di identità, questa dovrebbe venire confermata. A questo punto puoi iniziare il processo di autorizzazione della pagina.

Collegare gli account pubblicitari

Vai alla scheda Autorizzazioni, che trovi nelle Impostazioni della pagina (se non la trovi non puoi fare nulla di tutto ciò). Clicca su Collega i tuoi account pubblicitari e nel pop up che apparirà seleziona tutti gli account pubblicitari che promuovono inserzioni su quella pagina.

A questo punto dovrai farti autorizzare il disclaimer che verrà attivato sulle tue inserzioni. Il disclaimer non è altro che la dichiarazione di chi sta pagando per le inserzioni di quella pagina.

Vedrai che alla voce “Finanziato da” puoi inserire sia il nome dell’account pubblicitario, sia il nome di una pagina. Io avevo provato a mettere il nome della pagina stessa, in quanto si trattava di un’associazione che finanzia le sue proprie inserzioni, ma non sono riuscita a farmelo approvare. Inserendo quindi il nome di un account pubblicitario, ha funzionato.

Ricorda che queste informazioni saranno pubbliche e visibili su ogni post sponsorizzato della pagina, perciò tutte le persone vedranno il nome che finanzia quella pagina!

Infine dovrai verificare un numero di telefono, va bene anche un cellulare. La verifica è istantanea: appena inserito il numero arriva una chiamata da Facebook che ti comunica un codice numerico (in inglese) da digitare nel campo richiesto. La stessa verifica va fatta con l’indirizzo email. Attenzione che qui c’è un ostacolo: l’indirizzo email deve essere di un dominio proprietario e non generico (Gmail, Hotmail non vanno bene) e devi indicare l’indirizzo di un sito web attivo che abbia lo stesso dominio.

Esempio: indirizzo email → [email protected] e URL del sito web → www.antoniacassoli.it

In breve: se non possiedi un sito e stai basando tutto il tuo lavoro su Facebook, sei spacciato-a.

Collegare l’account Instagram

Questo passaggio è facoltativo ma, se avete l’account Instagram aziendale collegato alla pagina, vi conviene farlo fin da subito. Se il nome dell’account Instagram differisce da quello della pagina, puoi fornire una motivazione valida per fartelo approvare. Nel mio caso il nome Instagram era più corto, ovvero presentava solo le prime quattro parole di sette, e ho semplicemente scritto “Il nome della pagina è troppo lungo”.

Casi particolari

Se amministri la pagina ma non l’account pubblicitario, devi confermare la tua identità, collegare l’account pubblicitario e poi chiedere che anche un amministratore dell’account pubblicitario confermi la sua identità.

Se amministri l’account pubblicitario ma non la pagina, devi confermare la tua identità per poter creare inserzioni: dovrai però, prima, chiedere a un amministratore della pagina che confermi la sua identità e che colleghi l’account pubblicitario.


Maggiori informazioni sulle inserzioni riguardanti temi sociali e politica, compresi i requisiti per le leggi di ogni paese, le trovi qui: https://www.facebook.com/business/help/1838453822893854

Su di me

Sono Antonia e la mia passione è la comunicazione sociale. In questo blog condivido alcune cose che ho imparato e che possono essere utili al terzo settore ma anche alle aziende che vogliono sviluppare un messaggio sociale.

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